Il Manuale di Diritto Penale Generale della Casa Editrice Edicusano è un’ottima scelta per tutti coloro che si accingono a sostenere l’esame della materia e non solo. Il Manuale affianca infatti alcuni approfondimenti su tematiche specifiche oggetto di particolare dibattito dottrinale e giurisprudenziale, quali quella della colpa professionale e della responsabilità in ambito sanitario. Per tali motivi, il Manuale risulta idoneo non solo per uno studio universitario, ma anche per la preparazione di concorsi pubblici ed esami, inclusi quelli delle tradizionali professioni giuridiche di Avvocatura e Magistratura.
Le quattro parti del Manuale di Diritto Penale
Il testo si suddivide al proprio interno in quattro Parti.
La Parte Prima, composta da due Capitoli, si occupa dell’evoluzione storica del diritto penale e dei suoi principi informatori, quali in particolare i principi di legalità, riserva di legge, tipicità, irretroattività, determinatezza, materialità ed offensività. Particolare attenzione viene dedicata anche alle diverse funzioni della pena, ai rapporti tra diritto penale, politica sociale e politica criminale, nonché al principio di territorialità della legge penale e alle sue eccezioni.
La Parte Seconda, formata da sei Capitoli, prende in esame la struttura del reato, con la fondamentale distinzione tra delitti e contravvenzioni e con l’analisi dei suoi elementi costitutivi. Sotto il profilo oggettivo, vengono presi in considerazione la condotta (attiva o omissiva), l’evento, il nesso di causalità nelle sue diverse manifestazioni, nonché le cd. “cause di giustificazione” o “scriminanti” previste dall’ordinamento. Sotto l’aspetto soggettivo, si analizzano gli istituti della colpevolezza, dell’imputabilità (e delle sue cause di esclusione), del dolo e della colpa. Ancora, vengono esaminate le cause di esclusione della colpevolezza, quali l’errore, il caso fortuito, la forza maggiore ed il costringimento fisico. Particolare attenzione è dedicata alla problematica dell’ignoranza o dell’errore sulla legge penale, nonché alle figure del “reato putativo” e del “reato aberrante”. La Parte Seconda si conclude quindi con una disamina delle cd. “forme anomale” di responsabilità, quali la preterintenzione, la morte o le lesioni in conseguenza di altro delitto, i reati aggravati dall’evento e quelli commessi a mezzo stampa.
La Parte Terza si compone di quattro Capitoli e tratta le diverse forme di manifestazione del reato, ossia il delitto tentato, la presenza di circostanze aggravanti o attenuanti ed il loro eventuale bilanciamento, il concorso di persone nel reato e il concorso tra diversi reati, con la relativa problematica del concorso apparente di norme e con le figure del reato permanente, abituale, complesso e continuato.
La Parte Quarta conclude la trattazione con cinque Capitoli dedicati al sistema sanzionatorio e alle altre conseguenze del reato. Vengono così esaminate le pene, sia principali che accessorie, previste dall’ordinamento italiano, le misure alternative alla detenzione, le misure di sicurezza e di prevenzione, nonché le principali conseguenze civilistiche del reato.
Malgrado la suddivisione in più Parti, il Manuale mantiene una propria intrinseca unitarietà. In particolare, l’approccio dell’intera trattazione tende a coniugare l’analisi delle tradizionali teorie dottrinarie con le applicazioni pratiche dei vari istituti di volta in volta presi in esame.