L’opera edita da Edicusano, Il quadro di Norma, vince il primo premio Costadamalfilibri 2020 per la sezione narrativa/saggistica.
Costadamalfilibri 2020
Si è conclusa, lo scorso 3 ottobre, la XIV edizione della Festa del libro in Mediterraneo con l’assegnazione del Premio costadamalfilibri 2020.
Per la sezione “Narrativa/Saggistica”, il 1° premio è andato a Giuseppina Mellace, autrice de “Il quadro di Norma” (edito dalla Casa Editrice dell’Università Niccolò Cusano – la Edicusano).
Al 2° posto ex aequo Giuseppe Foscari “L’americana” (Marlin) e Gianfrancesco Timpano “Aspettando che venga sera” (Letteratura Alternativa), 3° ex aequo Raffaele Messina “Con la coda dell’occhio” (Homo Scrivens) e Antonio Bonagura “Un appassionato disincanto” (Graus).
Primo premio per la sezione “Giallo/Noir” a Al Gallo “P.T. Perdita di tempo” (Homo Scrivens).
Primo premio per la sezione “Antologie” al Laboratorio di Scrittura UNITRE “La parola ai Miti”, a cura di Gennaro Maria Guaccio e Annabella Marcello (LF Publisher).
Il quadro di Norma
L’autrice, Giuseppina Mellace, classe 1957 ha già vinto altri numerosi premi con altre opere. La sua precedente opera, “Una grande tragedia dimenticata”, ha vinto tre primi premi a Giardini di Naxos, Rovigo e Matera ed è stata presentata anche in Rai durante la trasmissione “Uno mattina Libri”. Nel 2019 è uscito “I Dimenticati di Mussolini”, incentrato sulla vicenda dei militari italiani deportati, durante la Seconda Guerra Mondiale, nei campi di concentramento tedeschi ed alleati, e con il quale ha vinto il primo premio “Il Convivio”.
Il quadro di Norma, con cui l’autrice ha vinto il primo premio per la sezione narrativa/saggistica di Costadamalfilibri 2020, è un romanzo storico che ripercorre la storia di Norma Cossetto, infoibata nel 1943 in Istria. È un racconto nel racconto, dove tre donne diventano, in modo diverso, protagoniste assolute di un pezzo di storia e vita reale.
Personalmente punto molto sui giovani che debbono coltivare la memoria in modo che non si commettano più gli errori del passato poiché ben presto per ovvie questioni anagrafiche, non avremo più i testimoni diretti. – Giuseppina Mellace ha così dichiarato nella sua precedente intervista per il nostro blog.
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***A cura di Michela Crisci***