Economia e Gestione delle Imprese: l’esame di questa affascinante materia presuppone un ampio bagaglio di conoscenze che spaziano dall’economia al marketing. Scopriamo alcuni consigli per affrontare lo studio con il Manuale Economia e Gestione delle Imprese.

Come preparare l’esame di Economia e Gestione delle Imprese?

Per preparare al meglio l’esame di Economia e Gestione delle Imprese, oltre a seguire le lezioni del professore, è molto utile acquisire nozioni attraverso i manuali predisposti e consigliati nel corso di studi. Un buon volume da consultare è quello edito dalla Casa Editrice dell’Università Niccolò Cusano.

Manuale Economia e Gestione delle Imprese

L’opera, afferente alla Collana di Studi Economici di Edicusano e realizzato dalla Stu.g.e.s (Scuola Specialistica degli Studi Giuridici, Economici e Sociali), permette di avere una preparazione ottimale ed esaustiva della materia oggetto d’esame, di apprendere un metodo di studio orientato a sviluppare una buona capacità analitica e critica, infine il volume si pone come supporto e strumento di studio completo e pratico.

Argomenti trattati nel Manuale Economia e Gestione delle Imprese? Tra i tanti temi affrontati, ritroviamo:

• Impresa intesa come sistema razionale
• Rapporto tra Impresa e l’ambiente economico e sociale
• Micro e macro ambiente
• Knowledge Management

Dopo aver assimilato questi concetti basilari, focalizzatevi sul fattore ambiente e su tutte quelle variabili esterne che influenzano il soggetto impresa, determinandone la sopravvivenza. Infine seguite i nostri consigli per affrontare con serenità l’esame di Economia e Gestione delle Imprese.

Puoi acquistare il manuale in formato digitale (e.pub e .mobi) sul nostro sito edicusano.it

3 consigli per te

  1. Studiare in maniera approfondita e per tempo.
  2. Approfondire soprattutto il concetto di margine di contribuzione, nozione fondamentale perchè tramite esso l’impresa potrà sostenere i costi fissi, generando magari anche profitto.
  3. Assistere alle prove orali di esami precedenti per “studiare” il professore e il suo modo di approcciarsi agli studenti.

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***