Descrizione
La contitolarità di diritti e poteri necessita di precise tecniche giuridiche per evitare o risolvere un (inevitabile) ‘conflitto’ decisionale. Ciò attiene ad ambedue le diverse posizioni di studio: sia nel diritto pubblico che nel diritto privato sono necessarie delle soluzioni, tese ad evitare o risolvere uno ‘stallo’. Si pensi, esemplarmente, alla collegialità magistratuale e all’antichissima forma di ‘comproprietà’, consortium ercto non cito. Sia il console che il consorte possono compiere determinati atti solo laddove gli altri contitolari non esercitino una sorta di diritto di ‘veto’. E, in alcuni casi, anche questa regola potrebbe portare a una paralisi: sono quindi necessarie delle soluzioni che assicurino la possibilità di una decisione. Il lavoro si pone l’obiettivo di ricercare quelle elaborate dal sistema giuridico-religioso romano: si vedrà come alcune di esse, ancora attuali (maggioranza, unanimità, sorteggio), sono –forse– insuperabili.
Marko Di Vincenzo si è laureato con lode presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove ha partecipato al “Corso di Alta Formazione in diritto romano” e conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Diritto romano e diritti dell’antichità”. È membro di Redazione della Rivista scientifica “Bullettino dell’Istituto di Diritto Romano – Vittorio Scialoja”. Assegnista di ricerca nell’ambito del progetto “Ius publicum e scriptores iuris. Lessico giurisprudenziale di diritto pubblico romano”. Docente in Istituzioni di diritto romano presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano.
